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5 Punti per capire e curare la Fibromialgia

Che cos’è la Fibromialgia?

Per capire le caratteristiche di questa patologia è utile partire dalla sua definizione: Fibromialgia.
Il termine nasce dalla connessione di tre vocaboli: 

  • Fibro, dal latino
  • Myo: muscolo, dal greco antico
  • Algos: dolore, dal greco antico

Con il termine “Fibromialgia”, dunque, si indica una sindrome cronica e sistemica, la quale provoca al soggetto dolori forti e diffusi all’apparato muscolo-scheletrico. Si tratta di una patologia reumatica di natura extrarticolare che colpisce il tessuto connettivo del corpo, composto di muscoli, tendini e nervi.

Quali sono i sintomi?

Come anticipato, la fibromialgia colpisce l’apparato muscolo-scheletrico. Tuttavia, i suoi sintomi possono colpire tutto il corpo, causando ripercussioni anche sotto i profili cognitivo e psicologico.

Vediamo quali sono i sintomi principali che tale patologia causa al soggetto

  • Dolori diffusi, i quali possono essere improvvisi e di breve durata o profondi e continui
  • Dolore osseo, localizzato alle vertebre cervicali, dorsali o lombo-sacrali
  • Dolore alla palpazione dei “tender points”
  • Gonfiore articolare
  • Nevralgie
  • Stanchezza cronica
  • Cefalee
  • Anomalie del sonno
  • Cistite interstiziale e/o disuria
  • Anomalie del sonno
  • Dismenorrea
  • Nausea
  • Capogiri
  • Depressione

Chi colpisce?

In merito all’epidemiologia, è importante sottolineare come le donne siano più propense allo sviluppo di tale disturbo rispetto alla controparte maschile, con un rapporto di incidenza pari a circa 9:1. Per quanto riguarda la fascia d’età, la più colpita è quella rappresentata dal range 25-55 anni.

Quali sono le cause?

Non è stata fatta chiarezza, ancora, sulle cause esatte che possano condurre allo sviluppo della Fibromialgia.

Sono stati ad ogni modo individuati alcuni fattori che espongono il soggetto ad un rischio maggiore di esposizione alla patologia e tra questi:

  • Sesso Femminile: in quanto, come detto precedentemente, le donne sono maggiormente colpite rispetto agli uomini;
  • Familiarità: la componente genetica ed ereditaria costituisce sicuramente un fattore di rischio, ciò porta a supporre che ci sia una mutazione genetica alla base dello sviluppo della patologia;
  • Comorbilità: ovvero soffrire di una malattia reumatica, specialmente se autoimmune (ad es. artrite reumatoide, lupus ecc.);
  • Traumi ripetuti o psicologici, malattie e infezioni.

Cure e terapie

Non esiste una cura definitiva per la fibromialgia, da questa patologia non si guarisce. È, tuttavia, possibile gestire con successo i sintomi più invalidanti, in modo da non compromettere la qualità della vita del soggetto.

Le terapie utilizzate per alleviare i disturbi da fibromialgia si dividono in: terapie farmacologiche e alternative.

In capo alle prime ritroviamo la prescrizione di antinfiammatori non steroidei (ad es. paracetamolo, ibuprofene ecc.), antidepressivi e miorilassanti per rilassare i muscoli e migliorare il sonno, farmaci analgesici contro il dolore cronico.

Per quanto concerne, invece, le terapie alternative, la prima cui si fa riferimento è sicuramente l’agopuntura. Tramite questa antica tecnica è possibile, infatti, stimolare i 18 tender points e riportare in equilibrio organi ed apparati ad essi collegati. Oltre a questa è possibile alleviare la fibromialgia con fitoterapia, yoga e massaggi.

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