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Bubble Test: che cos’è e perchè eseguirlo

Cos’è il Bubble Test? 

Con l’espressione Bubble Test – o Test delle Microbolle – si indica una tipologia di esame volto a diagnosticare la presenza o meno del Forame Ovale Pervio (POF). 

Tale condizione, presente alla nascita, si caratterizza per un’apertura a livello cardiaco la quale comporta il passaggio di sangue non ossigenato dall’atrio destro all’atrio sinistro (cosiddetto shunt). Fondamentale per la sopravvivenza del feto, tale comunicazione tende poi a chiudersi spontaneamente nel primo anno di vita. Ciononostante, nel 30% della popolazione, ciò non avviene o avviene solo parzialmente.

Perché eseguire il Bubble Test?

In condizioni normali, tale difetto non comporta particolari problematiche; il soggetto è asintomatico e non ha percezione della presenza di detta condizione cardiaca. Tuttavia, rappresenta una situazione di rischio in soggetti con patologie cardiache e neurologiche, oltre che negli individui che praticano immersioni subacquee poiché potrebbe favorire l’insorgenza di ictus cerebrali.

A chi si consiglia?

L’indagine della presenza del Forame Ovale Pervio è consigliata a tre tipologie di soggetti:

  • Pazienti dalla giovane età (ovvero inferiore a 60 anni), colpiti da uno o più episodi di ischemia cerebrale la cui causa non sia stata determinata;
  • Subacquei colpiti da forme gravi di malattia da decompressione.

Come si esegue il Bubble Test?

Per diagnosticare il Forame Ovale Pervio (POF), dunque, si ricorre al Bubble Test.
Questa tipologia di esame si effettua iniettando una miscela di soluzione fisiologica e aria nella vena del braccio del paziente. Viene, poi, richiesto al soggetto di effettuare la Manovra di Valsalva, ovvero un’espirazione forzata a glottide chiusa; contestualmente, una sonda è posizionata sul torace per monitorare il passaggio delle microbolle dall’atrio destro all’atrio sinistro.

Dopo questi semplici passaggi l’esame sarà concluso e il referto immediato. In caso di presenza di Forame Ovale Pervio, si può procedere alla sua trattazione tramite intervento cutaneo e non chirurgico.

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