Un recentissimo studio dei ricercatori dell’Università Statale di Milano riporta come i disturbi ai sensi di gusto (ageusia) ed olfatto (anosmia) siano manifestazioni cliniche frequenti sopratutto nei giovani e nelle donne che sono in fase iniziale di sviluppo dell’infezione da severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 (SARS-CoV-2). Con una incidenza in circa il 30% dei pazienti, la presenza di questi sintomi è un prezioso indicatore per effettuare ulteriori approfondimenti diagnostici .
Questo studio anticipa di fatto l’Organizzazione mondiale della sanità che non li ha ancora annoverati tra l’elenco dei sintomi riconosciuti ma il 23 marzo ha dichiarato che sono in corso ricerche per verificare quanto questi segnali siano comuni senza confonderli con problemi allergici, diffusi in questo periodo dell’anno.
E ci sono prove che i coronavirus precedenti sono stati associati alla perdita dell’olfatto post-virale.
Per approfondimenti scientifici in materia (IN INGLESE)
BRITISH MEDICAL JOURNAL
https://www.bmj.com/content/368/bmj.m1202
American Academy of Otolaryngology–Head and Neck Surgery https://www.entnet.org/content/coronavirus-disease-2019-resources
Infectious Diseases Society of America (IDSA) – OXFORD ACADEMIC
https://academic.oup.com/cid/advance-article/doi/10.1093/cid/ciaa330/5811989?searchresult=1